La nostra storia
Gli alpini si raccontano
Correva l’anno 1965
Fu così che quattro giovani Alpini di Villa Guardia, alla fine del servizio militare svolto nelle caserme dell’arco alpino pensarono bene di contattare gli amici e commilitoni con cui condivisero la naja (allora il servizio militare durava 18 mesi) per ricordare quel lungo periodo passato lontano da casa in un’esperienza di sana vita comunitaria mai provata in precedenza. Ivano Gaffuri, Luigi Tettamanti, Antonio Brambilla e Gaetano Bianchi, animati da spirito alpino e forti dall’aver coinvolto un buon numero di compagni di “naia” il 26 settembre 1965 sfilarono per le vie del paese, con tanto di banda musicale, e alla presenza del dottor Camillo Cornelio, Reduce della grande Guerra, ufficializzarono la loro iniziativa costituendo il GRUPPO ALPINI DI VILLA GUARDIA. Tenne a battesimo la neo associazione la signora Pedretti Maria, mamma del tenente Ermete Pedretti, caduto nella seconda guerra mondiale a Oseacco di Resia, a cui fu intitolato il Gruppo Alpini. Durante la S. Messa conclusiva della cerimonia Padre Pigato benedisse il Gagliardetto, simbolo del gruppo. Quale viatico migliore si poteva chiedere alla nascita del Gruppo, con la presenza del Presidente Cornelio reduce della Grande Guerra e Padre Pigato reduce della seconda guerra mondiale? I reduci poi furono una presenza costante nel nostro gruppo: come non ricordare Ferruccio Vittani, Rino Bianchi, Mario Cagnin, Trinca Erminio, Duvia Renato che ci hanno insegnato molto e con cui abbiamo condiviso sia giocose partite a carte, sia le toccanti memorie del loro tragico passato in guerra! Molti soci si aggiunsero negli anni a seguire fino ai giorni nostri per giungere ad un gruppo numeroso e ben consolidato sempre presente al servizio delle realtà del territorio comunale. Necessitava comunque un capogruppo che ne indirizzasse il percorso e come primo “comandante “fu chiamato l’Alpino Guido Balbi (cui venne poi intitolata la nuova sede) maestro elementare e ben conosciuto in paese. Dal 65 ad oggi si sono susseguiti: Ermete Sampietro, Gregorio Ceriani Sebregondi, Guido Tettamanti, Bianchi Giovanni, Rudi Bavera tuttora in carica. Il gruppo fu da subito disponibile alla collaborazione con le altre associazioni del paese, con le Parrocchie e gli Oratori, nonché con l’Amministrazione comunale. All’inizio della costituzione, dopo una breve diaspora nelle cooperative del paese per gli incontri dei soci, abbiamo ottenuto per la nostra sede l’uso dell’interrato del salone Pellegrini a Civello, subito da noi adeguato alle nostre necessità. Fervore alpino e laboriosità si sono poi espresse al massimo quando su indicazione dell’allora sindaco alpino Alberto Colzani ci fu proposto di sistemare un edificio fatiscente: una pertinenza di Villa Natta a Maccio, di proprietà comunale. L’aspetto dell’immobile avrebbe scoraggiato chiunque, ma non il sindaco e nemmeno un altro alpino presente, che di mestiere fa il costruttore, forte della sua esperienza e lungimiranza convinse i più timorosi per la ristrutturazione. Certo la fatica fisica fu tanta, ma uno zoccolo duro di una dozzina di soci, con un supporto tecnico efficace e con un aiuto economico dell’Amministrazione, non ha mollato e lavorando per oltre due anni instancabilmente al sabato ed anche qualche domenica ci ha consegnato una sede meravigliosa.